Buona sera a tutte e a tutti,
non rimane che una settimana alla fine di questo emozionante progetto sperimentale. Il 18 gennaio alle 14:00 prendo il volo e torno a Roma. Non nascondo che la cosa mi rattrista un po, ma d’altronde c’est la vie!!
I video di oggi sono due, uno riguarda ancora una volta una sessione di video scrittura, l’altro è l’anteprima del video che proietterò il giorno della chiusura del progetto.
Rispetto al primo, le protagoniste del video sono le scelte comunicative del cliente. Gestalticamente parlando siamo nel contatto pieno, ciò significa che la persona è in fusione olistica con il contenuto e la forma del messaggio. Tra percezione, emozione e movimento, tra l’io del mittente e il tu del destinatario c’è confluenza sana.
Nella terza seduta si arriva a chiudere il ciclo dell’esperienza, accompagnando la persona fino alla cosiddetta fase di post-contatto. Il video viene quindi rivisto, valutato e, eventualmente, modificato seguendo sempre i bisogni comunicativi del cliente rivissuti nel qui e ora.
Il lavoro con Monsieur B. si è rivelato molto emozionante e commovente. In questa storia di emigrazione ho toccato con mano la coesistenza della vicinanza emotiva e della distanza fisica, per me è stato un qualcosa che mi è risuonato nello stomaco. Un suono sordo che difficilmente emerge in superficie, perché potrebbe diventare il ricordo rumoroso di una situazione immutabile…
Buona visione.
In questa fase il mio ruolo è stato quello di chiedere al cliente di cosa avesse bisogno e lasciarlo libero di condurre il proprio assemblaggio finale. Dopo essere stato autore del messaggio ora ne diviene sceneggiatore. In questa manipolazione c’è aggressività costruttiva, nel senso che la persona affronta, con decisione e chiarezza, la sua opera grezza, la taglia e la frantuma, la mastica per poterla elaborare. Attraverso la frammentazione aumenta la superficie emozionale del messaggio che può essere ora allungato o accorciato in ogni sua parte, amplificato o zittito, e via dicendo. La creazione di un setting motivante, accogliente e non giudicante, aiuta molto la persona ad autorizzarsi a giocare con la plasticità del proprio io e a muovere liberamente le differenti parti. Via via che la rielaborazione continua, l’insieme del messaggio è reso morbido e riscaldato, e le emozioni cominciano a sceglierne le parti sostanziali. Tutto il materiale raccolto diviene così una specie di “bolo emozionale” informe che dovrà essere strutturato e messo in sequenza, attraverso due passaggi.
- Con il trattamento dello storyboard, l’idea assume una forma narrativa visiva, analoga, simile e differente rispetto a quella iniziale, grazie alla capacità dell’autore di far dialogare soggetto e sceneggiatura.
- Con la scaletta della sceneggiatura, invece, vengono scelte e posizionate le immagini, il testo e le musiche, definendo “quando e come” sovrapporre o sfalsare gli elementi fra loro, e “se e quali” transizioni video utilizzare.
L’obiettivo del montaggio è riuscire a suggestionare lo spettatore, ossia renderlo cosciente di un’idea, convinzione o desiderio, manifestandogli le nostre impressioni e sensazioni soggettive sul tema. Questo lavoro di armonizzazione audiovisiva di un messaggio interiore, per alcuni versi mi ricorda la digestione e per altri la prosodia. Superato il momento di masticazione e di bolo emozionale, di cui parlavo prima, il passo successivo è infatti quello di dar voce alla rielaborazione. La prosodia è un termine utilizzato in musica o in poesia, di cui sono venuto a conoscenza proprio realizzando un video messaggio con una cantante lirica. Fu lei a propormelo, per definire questa fase e ne approfitto, in questa sede, per tentare di utilizzarlo per un’abduzione. In grammatica la prosodia si occupa di regolare la quantità sillabica e gli accenti tonici. Nel linguaggio audiovisivo la prosodia potrebbe allora occuparsi della quantità di immagini e della loro importanza visiva rispetto al prodotto finale. Per aumentare il “peso visivo” di un’immagine in una composizione, per esempio, si può aumentarne la presenza o la pregnanza. Il concetto ha ancora bisogno di essere chiarito e cercherò di approfondirlo in un secondo momento…
Il secondo video è in francese, non l’ho tradotto vista l’urgenza, ma presto lo farò!!!