Secondo la Gestalt Theory, per polarità si intendono gli estremi opposti di uno stesso tratto o conflitto interiore (come timidezza/estroversione, pensiero/sentimento) che possono essere integrate inconsapevolmente o rendendole coscienti e mettendole in gioco. Gli archetipi, secondo Jung, sono modelli universali dell’inconscio collettivo che possono manifestarsi nella coscienza attraverso polarità di significato comuni a tutte le persone (come luce/oscurità, creazione/distruzione, maschile/femminile).

Ogni segno trova il proprio significato anche in relazione a ciò che non è.

Nel gioco delle polarità archetipiche, gli opposti si definiscono, si attraggono e, talvolta, si toccano nei punti più estremi — proprio dove le differenze sembrano più nette.

In astrologia, i segni zodiacali sono raggruppati in sei assi di polarità che si trovano sui lati opposti della ruota zodiacale. Come accade per le distinzioni linguistiche tra parole simili ma non uguali, nelle polarità archetipiche zodiacali due segni zodiacali opposti e complementari condividono un nucleo comune: un significato che li unisce e uno che li separa.

Da un lato l’opposto mostra ciò che un segno non è; dall’altro, ne rivela parti profonde di sé da riconoscere e integrare.

Per questo motivo, l’archetipo opposto può diventare un rifugio di equilibrio o, al contrario, una sfida: rappresenta quella parte di noi con cui siamo chiamati a dialogare per evolvere.

Il lavoro sulle polarità archetipiche zodiacali

La mia esperienza con le polarità gestaltiche e con gli archetipi junghiani si è arricchita notevolmente grazie allo studio delle polarità zodiacali, avvenuto durante la messa a punto della metodologia dell’Astrodramma, in collaborazione con l’astrologo e amico Marco Crivellaro. Durante questi ultimi due anni, ho avuto modo di comprendere, incarnare e trasformare e utilizzare le polarità archetipiche zodiacali attraverso la drammatizzazione.

L’obiettivo di un tale lavoro è quello di poter abitare le polarità nel corpo, trasformarle nella relazione con gli altri e integrarle nel proprio patrimonio esistenziale, rendendole strumenti di crescita e benessere, personale e collettivo.

Nei workshop sulle polarità archetipiche zodiacali, il gruppo diventa uno spazio mentale, emotivo e fisico protetto e accogliente — ma anche stimolante. Un luogo dove sperimentare vecchie e nuove dinamiche relazionali, per distillare, da ciascuna esperienza, una sintesi personale, viva e preziosa.

I vantaggi dell’integrazione

Durante i workshop, il lavoro di comprensione, incorporazione e trasformazione personale di queste polarità rende impossibile una presentazione univoca dei loro vantaggi. Questo contribuisce alla ricchezza e alle potenzialità di questo strumento. Tuttavia, per chiarire ulteriormente l’argomento, vi propongo una breve e parziale descrizione delle sei polarità e dei loro insegnamenti (Marco le avrebbe sicuramente presentate diversamente).

♈ Ariete e ♎ Bilancia

Tema comune: l’identità e la relazione con l’altro.

L’Ariete rappresenta l’impulso primario dell’Ego, l’affermazione spontanea e diretta di sé.
La Bilancia, al contrario, incarna la consapevolezza dell’Alter, la necessità di equilibrio, mediazione e armonia nelle relazioni con l’altro.
Quando si incontrano, il primo insegna al secondo decisione, coraggio e autenticità e il secondo al primo diplomazia, misura e collaborazione.


♉ Toro e ♏ Scorpione

Tema comune: il rapporto con la materia e il desiderio.

Il Toro cerca la stabilità, il piacere e la sicurezza, nutrendo sé, in primis, e gli altri, anche generosamente ma solo dopo essersi nutrito, attraverso ciò che è tangibile e affidabile.
Lo Scorpione, invece, scava sotto la superficie, trovano nutrimento nella trasformazione, nell’ intensità e nella verità emotiva.
Quando si incontrano, il primo insegna al secondo la capacità di esplorare senza distruggere, e il secondo insegna al primo la capacità di possedere senza trattenere.


♊ Gemelli e ♐ Sagittario

Tema comune: la conoscenza e la comunicazione.

I Gemelli rappresentano la curiosità del sapere, la molteplicità delle esperienze, il linguaggio, la relazione e la scoperta quotidiana.
Il Sagittario incarna la sintesi del significato, la visione che va oltre il quotidiano, la fede nel senso profondo delle cose.
Quando si incontrano, il primo insegna al secondo la leggerezza del dubbio, e il secondo insegna al primo la direzione del senso.


♋ Cancro e ♑ Capricorno

Tema comune: la relazione con la sicurezza e la responsabilità.

Il Cancro cerca protezione, appartenenza e nutrimento emotivo; costruisce rifugi interiori e familiari.
Il Capricorno, al contrario, cerca autonomia, struttura e autorevolezza; costruisce fondamenta solide nel mondo esterno.
Quando si incontrano, il primo insegna al secondo la tenerezza della cura e il secondo al primo la forza della disciplina.


♌ Leone e ♒ Acquario

Tema comune: l’espressione del Sé e la partecipazione al collettivo.

Il Leone rappresenta il potere personale, la creatività e il bisogno di riconoscimento individuale.
L’Acquario simboleggia il potere collettivo, l’uguaglianza e l’innovazione, l’io che trova forme per il noi.
Quando si incontrano, il primo insegna al secondo il valore unico e irripetibile dell’individuo e il secondo al primo il valore del contributo personale al servizio della comunità.


♍ Vergine e ♓ Pesci

Tema comune: il servizio, la dedizione e la trascendenza.

La Vergine è il simbolo dell’ordine, dell’analisi e della precisione: desidera rendere utile e perfettibile ogni parte della realtà.
I Pesci rappresentano il caos fertile dell’anima, la compassione e la fusione con il tutto.
La Vergine distingue per comprendere; i Pesci dissolvono per unire.
Quando si incontrano, il primo insegna al secondo la concretezza del gesto quotidiano e il secondo al primo ad aprire il cuore alla fiducia e all’intuizione.

Un viaggio tra corpo, mente e simbolo

Lavorare sulle polarità archetipiche significa entrare nel proprio dialogo tra gli opposti: tra bisogni e limiti, tra me e l’altro, tra spirito e materia.

Nei workshop di Astrodramma, questo dialogo prende forma nel corpo e diventa un’esperienza esistenziale viva, trasformativa e condivisa.

Provare per credere e, soprattutto, per trarne beneficio.