Le distinzioni linguistiche sono lo strumento di elezione del coaching ontologico-trasformazionale, strumentali a comprendere il tipo di osservatore che siamo. La distinzione consiste nel trovare una differenza all’interno di una stessa qualità osservata e attribuirgli un nome diverso. E’ quello che succede tra “impegno” e “obbligo“, ad esempio, o tra “vittima” e “responsabile”. In questo senso non va intesa unicamente come la contrapposizione di due parole ma come una differenza di una differenza.
Non ho tempo! Ma quale tempo?
In italiano esiste una sola parola per definire il tempo: TEMPO. Poiché la nostra intelligenza si articola attraverso il linguaggio, il pensiero non può uscire da questa gabbia se non attraverso altre parole. Questo è il senso delle #distinzionilinguistiche un modo per aggiungere un punto di vista, una porta di accesso, nuovi significati sul medesimo [...]